Risparmiare energia elettrica in casa dipende da moltissime pratiche e comportamenti responsabili. Spegnere la luce, regolare il riscaldamento e accendere il condizionatore solo se necessario sono azioni importanti e a cui prestare attenzione, ma per ottenere il massimo del risparmio energetico in casa sono molte altre le cose che si possono fare.
Efficienza energetica: la base del risparmio energetico
La prima cosa da sottolineare è che non può esserci vero risparmio energetico senza efficienza energetica delle strutture, degli elettrodomestici e degli impianti.
L’efficienza energetica è la capacità di un sistema di ottimizzare le prestazioni e i risultati, utilizzando meno energia. Praticamente si tratta di fare la stessa lavatrice o scaldare la stessa stanza di sempre, ma spendendo meno elettricità e meno gas (e quindi anche meno denaro!). Per raggiungere il massimo dell’efficienza energetica e aumentare la classe energetica della propria casa si può agire su moltissimi aspetti diversi: aggiornare gli elettrodomestici, migliorare la coibentazione della propria casa, evitare gli sprechi nella gestione della fornitura elettrica, produrre autonomamente energia rinnovabile e molto altro.
Negli ultimi anni l’Italia si è mossa per migliorare l’efficienza energetica delle case e dei condomini tramite ecobonus. Ma come si ottengono questi incentivi?
Ecobonus: la detrazione fiscale per l’efficientamento
Per l’efficientamento energetico delle abitazioni private, anche quest’anno sono previste misure di detrazione fiscale, dall’Irpef o dall’Ires, che vanno dal 50 all’85 per cento della spesa.
L’Ecobonus 2023 è rivolto a tutti coloro che svolgono lavori di ristrutturazione che aumentino il livello di efficienza energetica degli edifici privati esistenti, aumentando così il risparmio energetico.
Come posso accedere alle detrazioni fiscali?
Il bonus può essere richiesto da tutti i contribuenti, anche i titolari di reddito di impresa, che siano in possesso di un immobile che necessita di lavori di efficientamento. I lavori di ristrutturazione per cui è prevista una detrazione sono moltissimi e vanno dal cambio degli infissi fino alla riqualificazione energetica globale dell’immobile.
Per poter beneficiare delle detrazioni fiscali bisognerà inviare entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori all’ENEA i dati del beneficiario, le informazioni relative all’immobile oggetto di intervento e la tipologia di intervento compiuto. Per facilitare la pratica, ENEA ha messo a disposizione un pratico vademecum contenente tutte le informazioni necessarie.
Effettua una diagnosi energetica della tua casa
Prima di intraprendere lavori di ristrutturazione e di efficientamento con i contributi dell’Ecobonus, ti consigliamo di fare un’analisi accurata dei consumi energetici del tuo immobile o della tua rete e di studiare tutte le varie possibilità percorribili per migliorarli. L’audit energetico è una verifica sistematica e documentata volta a fotografare con precisione i consumi e le prestazioni energetiche di un impianto, un processo o un servizio.
Questa diagnosi energetica preliminare è importante per capire quali sono i punti meno efficienti del sistema, aiutando a individuare i possibili interventi di efficientamento e direzionare gli investimenti nel modo migliore, aumentando di conseguenza il risparmio energetico globale.
Ottieni una certificazione energetica del tuo immobile
La certificazione energetica di un edificio, la cosiddetta Certificazione APE (Attestato di Prestazione Energetica) è un documento che attesta il livello di prestazione energetica di un edificio o di una sua unità immobiliare.
Questo strumento di controllo ha una durata di 10 anni e sintetizza con una scala da A4 a G (scala di 10 lettere) le prestazioni energetiche degli edifici, che comprendono sia i consumi di gas che di energia elettrica.
Poiché da qualche anno questa certificazione è obbligatoria per la vendita o l’affitto di un immobile, è bene tenerne conto in fase di acquisto. In questo modo ci si può fare fin da subito un’idea delle spese di fornitura energetica a cui si andrà incontro una volta in possesso dell’immobile.
Verifica la classe energetica dei tuoi elettrodomestici
La classe energetica, che classifica gli elettrodomestici a seconda del loro consumo annuo, si basa su una scala che va da A4 (più efficiente) a G (meno efficiente). In linea di massima gli elettrodomestici più vecchi sono quelli che presentano una classe energetica più bassa e una maggior quantità di energia consumata.
Una buona pratica per migliorare l’efficienza e la classe energetica dei propri elettrodomestici, quindi, è quella di aggiornare o sostituire gli apparecchi più vecchi. Acquistare una lavatrice, un frigorifero o una caldaia di ultima generazione è certamente un investimento, ma può avere un enorme impatto sui tuoi consumi e portare un notevole risparmio energetico.
Utilizza sistemi per la contabilizzazione del calore
La contabilizzazione del calore è una pratica che consente la misurazione e l’attribuzione dei consumi di energia termica ai singoli utenti di un condominio o di un edificio dotato di impianto centralizzato. La contabilizzazione di calore risulta centrale all’interno del processo di efficientamento residenziale in quanto favorisce la consapevolezza riguardo i propri consumi, spingendo a mettere in atto comportamenti energetici virtuosi da parte dei singoli utenti.
Il sistema di contabilizzazione all’interno di uno stabile può essere di due tipi: diretta o indiretta, e prevede l’installazione, su ciascun corpo scaldante, di un misuratore o contabilizzatore in grado di effettuare una rilevazione precisa della quantità di calore realmente consumata.
Adotta un sistema di gestione dell’energia (SGE)
Il sistema di gestione dell’energia è l’insieme delle politiche, delle procedure e delle pratiche organizzative che consentono di monitorare, controllare e migliorare l’efficienza energetica di una rete, di un’infrastruttura o di un edificio.
L’adozione di un sistema di gestione dell’energia permette di razionalizzare i consumi, tenendo sempre sotto controllo i passaggi più fragili e implementando quelli meno efficienti.
Migliora le prestazioni termiche di casa tua
Le misure di efficientamento più comuni e più efficaci riguardano tutte l’aspetto del miglioramento termico degli immobili. L’insieme di questi interventi comprende tutti quelli che riducono le dispersioni di calore degli edifici e permettono di usare meno energia, senza morire di freddo!
Gli interventi più comuni per agire sul miglioramento termico sono il miglioramento delle coibentazioni e degli isolamenti, la sostituzione dei pavimenti interni o condominiali e una sostituzione complessiva degli infissi e delle finestre. Tutte queste misure sono comprese all’interno delle nuove misure di detrazione fiscale e contribuiscono nettamente a migliorare l’efficienza energetica della tua casa.
Aumenta il comfort con un isolamento a cappotto
L’isolamento a cappotto è una tecnica costruttiva molto utilizzata per migliorare le prestazioni termiche di un edificio. Essa consiste nell’applicazione di uno strato isolante termico sulla superficie esterna delle pareti perimetrali degli edifici ed è generalmente accompagnata anche da un rinnovamento completo degli infissi.
Grazie a questo intervento di ristrutturazione, che si può anche fare approfittando delle detrazioni fiscali, diminuisce la dispersione di calore e aumenta l’efficienza energetica, che a sua volta porta ad un risparmio energetico notevole.
Installa una pompa di calore
Sempre compresa all’interno delle misure attuabili per il miglioramento termico, la pompa di calore è un dispositivo che permette di trasferire il calore estraendolo da una sorgente naturale a bassa temperatura (come l’aria, l’acqua o la terra) utilizzandolo per riscaldare un edificio o l’acqua ad uso sanitario.
Il maggior vantaggio di questo sistema è che il suo funzionamento è legato solamente all’utilizzo di fonti naturali, inesauribili e completamente ecologiche. Questo permette di abbattere le emissioni, rendere più efficiente il sistema e ottenere il risparmio energetico in casa.
Utilizza energia derivata da fonti rinnovabili
Uno dei modi migliori per aumentare l’efficienza energetica della propria casa è l’utilizzo di energia alimentata da fonti rinnovabili. Le energie rinnovabili sono quelle che utilizzano fonti inesauribili o che si rigenerano in tempi brevi come il sole, il vento, l’acqua e le biomasse.
Oltre a fornire l’energia in grado di alimentare i nostri elettrodomestici e di riscaldare i nostri ambienti, le fonti di energia rinnovabili non emettono gas serra, non inquinano e sono installabili anche a livello locale.
La geologia, l’esposizione al sole e la geografia del luogo in cui si abita possono condizionare la scelta della fonte rinnovabile più conveniente, sia a livello di edificio singolo che a livello di Comunità di Energia Rinnovabile.
Produci energia pulita per l’autoconsumo
Con la dicitura “autoconsumo” si intende la produzione e il consumo diretto di energia elettrica derivata da fonti rinnovabili all’interno della propria abitazione, della propria attività o della propria comunità energetica.
Questa soluzione è sempre più adottata, sia a livello pubblico che a livello privato, e favorisce l’indipendenza dalle forniture esterne, con un conseguente risparmio anche nel caso di un rincaro dei costi dell’energia. Alcuni edifici o alcune comunità energetiche sono talmente organizzate e prolifiche da produrre più energia del necessario, ma cosa si può fare dei KiloWatt in eccesso?
Scambio sul posto
Una prima opzione percorribile è la cessione alla rete elettrica pubblica dell’energia prodotta in eccesso da fonti rinnovabili e il successivo ritiro della stessa quantità di energia quando necessario.
Questo “scambio” con le infrastrutture di fornitura già esistenti permette sia di non sperperare l’energia prodotta durante le stagioni più favorevoli, sia di avere la garanzia di una copertura nei periodi in cui l’autoproduzione non risulta sufficiente all’autosostentamento.
Accumula il surplus di energia prodotta
Una seconda opzione per gestire l’energia da fonti rinnovabili in eccesso, rendere più efficiente il proprio sistema e risparmiare sulla fornitura è la conservazione dell’energia prodotta in dispositivi appositamente progettati, come le batterie, che permettono di utilizzare le riserve di energia solo quando necessario. L’accumulo di energia, così come la produzione, può essere gestito sia a livello di singolo edificio o immobile, che a livello di comunità, diminuendo l’impatto ambientale degli impianti.
Installa un impianto domotico
La domotica, sempre più presente nelle nostre case, si occupa di migliorare la qualità della nostra vita in casa grazie all’utilizzo di tecnologie informatiche di ultima generazione e alla gestione degli impianti domestici, come il riscaldamento, l’illuminazione, la sicurezza e gli elettrodomestici.
I sistemi di domotica più evoluti, però, non ci aiutano solo ad aprire le tapparelle o ad accendere gli elettrodomestici anche da remoto, ma sono fondamentali per monitorare i consumi energetici, per rendere più efficienti i sistemi di gestione dell’energia e per inserirsi completamente all’interno dei sistemi di smart grid.
Conclusioni
In conclusione, il risparmio energetico in casa è un impegno che richiede una combinazione di comportamenti responsabili, investimenti mirati e l’adozione di tecnologie avanzate.
Adottare pratiche e comportamenti responsabili come aggiornare gli elettrodomestici, migliorare l’efficienza energetica delle strutture e sfruttare fonti rinnovabili può contribuire significativamente a ridurre i consumi di energia elettrica.
Questo non solo porterà a una riduzione dei consumi, ma contribuirà anche a preservare il nostro pianeta per le generazioni future.