Come viene calcolato il costo della materia prima energia elettrica
Cresce il prezzo energia e si appesantiscono le bollette, anche triplicate rispetto a un anno fa. Ma come viene calcolato il costo della materia prima?
Il prezzo energia ha subito importanti variazioni negli ultimi mesi, causando costi per luce e gas decisamente superiori alla media per la maggior parte delle famiglie italiane. A cause delle bollette particolarmente sostanziose, sono in molti ad essersi interrogati sulla causa di questi costi. Cerchiamo di fare chiarezza su come viene calcolato il prezzo energia.
Che cos’è un kilowattora: unità di misura per il prezzo energia
Prima di addentrarci nella spiegazione delle modalità con cui viene calcolato il costo dell’energia, è bene fare un chiarimento su quale sia l’unità di misura utilizzata. Come per l’acqua il prezzo è espresso per metro cubo consumato, il costo dell’energia è definito in kilowattora. Di che cosa si tratta? Il kilowattora (kWh) è l’unità di misura con cui si calcola la quantità di energia consumata e sulla base della quale si calcolano le bollette. Nel dettaglio, un kWh corrisponde all’energia assorbita in un’ora da un apparecchio, con specifica potenza (espressa in kilowatt).
Sulle bollette sono sempre indicati sia i prezzi che i consumi in kilowattora che, come abbiamo detto, sono tra loro in relazione. Quando aumentano i kWh, crescono anche i costi in euro.
Va specificato, però, che il prezzo di 1 kWh non è uguale per tutti, ma varia a seconda del fornitore e del tipo di contratto in essere.
Differenza tra mercato tutelato e mercato libero
Una prima importante distinzione va fatta tra mercato tutelato, dove il prezzo del singolo kWh è definito dall’Authority (ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente), e mercato libero, dove è il fornitore di energia a stabilire i costi. Il mercato di maggior tutela ha tariffe uniche di luce e gas disponibili in opzione monoraria o bioraria. Nel mercato libero, invece, è generalmente possibile scegliere tra un numero maggiore di offerte, per le quali il kWh di energia può avere costi differenti. La scelta riguarda anche una soluzione a prezzo fisso, con costo del kWh bloccato per un lasso di tempo determinato, o a prezzo indicizzato, dove i costi seguono le variazioni del mercato all’ingrosso.
Ad oggi la cessazione del servizio di Tutela di energia elettrica è stabilita da ARERA al 10 gennaio 2024.
Come si calcola il prezzo del kWh nel mercato libero
Abbiamo detto che, nel mercato libero, il prezzo del kWh dipende dall’andamento del mercato dell’energia. Ma cosa significa esattamente? Un punto di partenza per la definizione del prezzo è il cosiddetto Prezzo unico nazionale (Pun), deciso dalla Borsa elettrica (Ipex). Il Pun esprime la media pesata dei prezzi di vendita dell’energia elettrica in Italia, ossia le condizioni delle compravendite che avvengono tra chi produce energia e chi la compra, ossia i fornitori di luce e gas che la rivendono ai privati (clienti finali). La variazione del Pun dipende da diversi aspetti e processi, tra cui la produzione e il trasporto dell’energia. L’andamento del Pun si riflette in automatico nelle bollette di tutte le persone che hanno sottoscritto un’offerta a prezzo indicizzato nel mercato libero.
Perché i costi sono aumentati?
Ciò che ha inciso maggiormente sull’innalzamento dei prezzi delle bollette italiane è stato il prezzo del gas, utilizzato per produrre più della metà dell’energia elettrica nazionale. Del resto, le quotazioni del gas sul mercato europeo sono più che quadruplicate, con inevitabile impatto sul Prezzo unico nazionale. L’andamento oscilla, ma rimane ancora molto alto rispetto a quanto era solo un anno fa. Inoltre, le rinnovabili non sono ancora abbastanza “forti” per contrastare l’impennata del gas, che rimane purtroppo essenziale per la produzione di energia.