Green economy
Cos’è la Green economy e quali vantaggi ha per l’economia? Scopriamolo insieme! Si parla sempre più spesso di green economy, eppure i contorni di questo tipo di fenomeno per molti non sono ancora ben conosciuti.Capire il motivo per il quale si stia spostando l’attenzione verso questo fenomeno può essere il primo passo per comprendere anche quali siano effettivamente i vantaggi di questo sistema economico a livello più ampio.Green economy, definizione e significato
Quindi, cos’è la Green economy e quali vantaggi ha per l’economia? A livello generale, con l’espressione “green economy” si vuole fare riferimento ad un modello economico che prevede, come fattore essenziale dello sviluppo, la riduzione dell’impatto sull’ambiente.Si tratta quindi di un tipo di economia che prende in considerazione anche l’aspetto ambientale oltre a quello prettamente legato al guadagno e ai profitti.Anche la Commissione Europea si è occupata di definire che cosa sia, specificando che si può intendere comeBasandosi su questa definizione di green economy si possono individuare alcuni punti fondamentali:“un’economia che genera crescita, crea lavoro e sradica la povertà investendo e salvaguardando le risorse del capitale naturale da cui dipende la sopravvivenza del nostro pianeta”
ANALISI DEI DANNI AMBIENTALI
Per poter mettere in pratica una vera e propria forma di economia verde è necessario partire dall’analisi dei danni ambientali reali e potenziali che un’azienda potrebbe determinare nel corso del ciclo di vita dei suoi prodotti.
Ad esempio, una produzione può portare ad inquinare l’aria mentre in altri casi si può andare a incentivare l’uso di energie non proprio pulite.
Quest’analisi costituisce quindi il punto di partenza per tutte quelle aziende che vogliono realmente investire nella green economy.
RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO
In seguito all’analisi dei danni ambientali appena individuata, è necessario comprendere come poter ridurre l’impatto ambientale e, quindi, come ridurre l’inquinamento.
Ad esempio, si potrebbe adottare un sistema produttivo che si basi anche su energie pulite oppure su una produzione che consenta di riciclare una parte degli scarti, di riutilizzarli e di renderli, a loro volta, produttivi non solo per l’azienda ma a livello generale.
RIQUALIFICAZIONE E MODIFICA DELL’ASSETTO GENERALE
La riqualificazione aziendale sarà certamente un ottimo modello da prendere in considerazione, così come la modifica di alcuni settori della propria azienda.Anche il modo con il quale si produrranno i beni o i servizi potrà essere modificato, riconvertito e reso meno impattante sull’ambiente.In questo caso si possono fare degli esempi, come quelli di aziende cha decidono di ridurre notevolmente i propri imballaggi, di utilizzare materie prime diverse o di investire nell’energia pulita.Perché è nata la green economy
È nata come sistema di crescita economica in ampio contrasto rispetto alla produzione tradizionale.Dopo aver acquisito la consapevolezza di quanto il vecchio modello economico non fosse più sostenibile, sia dal punto di vista ambientale sia umano, è stato necessario ripensare a tutto, anche a quei particolari che prima venivano indicati come non importanti.La nascita della green economy ha consentito in molti casi di trasformare non solo i classici settori industriali, ma anche quelli del turismo, dell’allevamento e dell’agricoltura.La Green economy e quali vantaggi ha per l’economia
Dopo aver visto tutti i punti che costituiscono la base dell’economia verde, ora sarà possibile notare i vantaggi economici che derivano dal suo impiego concreto:RIDUZIONE DEI COSTI
Ripensando al modello di produzione sarà possibile ridurre anche i costi di produzione e di smaltimento. Molte aziende hanno potuto vedere la riduzione degli sprechi grazie alla riconversione di alcuni reparti, e non solo. Sono stati spesso ridotti i costi relativi agli imballaggi, all’impiego errato di energia e all’uso sconsiderato delle materie prime.AUMENTO DELLE VENDITE
Molti sono oggi attenti rispetto alle tematiche ambientali, e grazie all’adozione del modello tante aziende hanno potuto notare un aumento delle vendite.
Si pensi al fenomeno Amazon, che spesso è stato accusato in passato di non avere un’ottima politica dal punto di vista ambientale. L’azienda ha deciso di investire nella realizzazione di imballaggi ecologici, che hanno consentito di ridurre l’impatto ambientale delle spedizioni e degli acquisti effettuati online.
Così, sia a livello internazionale che locale tante aziende hanno potuto coniugare il rispetto dell’ambiente con l’aumento della propria clientela, che si è detta soddisfatta dell’impegno messo nel salvaguardare la natura.
CREAZIONE DI NUOVI POSTI DI LAVORO
Prima esistevano settori in profonda crisi, settori nei quali era difficile pensare di poter riaprire le assunzioni. Oggi, invece, grazie al fenomeno della green economy è stato possibile creare anche nuovi posti di lavoro.
Esistono numerosi esempi legati a questo fenomeno, che comprendono figure come i project manager, i consulenti, ma anche gli impiantisti e gli installatori.
Un impiantista, ad esempio, potrà lavorare molto nella certificazione degli impianti, nella loro valutazione generale e nell’installazione di nuovi sistemi grazie ai quali produrre un’energia pulita e ridurre l’inquinamento.
Molte aziende hanno assunto consulenti grazie ai quali capire come invertire il processo di inquinamento e adeguare i propri stabilimenti al sistema dell’economia verde. Sono nati anche posti di lavoro per coordinatori, che si occupano di guidare anche l’attività dei singoli lavoratori verso una diversa mentalità.
La green economy è l’economia del futuro
Alla luce di quanto detto è dunque possibile affermare come la green economy sia il sistema economico del futuro. Innanzitutto, perché è l’unico modello sostenibile, in grado di ridurre l’inquinamento e dare respiro all’ambiente, ma anche perché consentirà a tante aziende che stanno avendo una profonda crisi di reinventarsi.
Molte aziende potranno infatti effettuare un passaggio che non sarà certo del tutto indolore, ma che potrà portare, alla fine, a maggiori guadagni, a una riduzione delle spese e degli sprechi e anche alla creazione di nuove figure lavorative.